Rituximab nel trattamento della sindrome-emolitica uremica grave


Rituximab ( Rituxan, Mabthera ) è un anticorpo monoclonale chimerico diretto contro l’antigene CD20.

E’ stato impiegato con successo nelle forme maligne a cellule B, ed il suo impiego nel trattamento dell’anemia emolitica autoimmune ed in altre malattie autoimmuni richiede conferme cliniche.

Ricercatori della University at Buffalo School di Medicine hanno riportato il caso di una paziente di 36 anni che aveva perso la funzione renale a causa della sindrome emolitica-uremica.

Dopo più di un anno in remissione clinica, la paziente è stata sottoposta a trapianto di rene.
Immediatamente, si è presentata una grave recidiva della sindrome emolitica-uremica.

Nonostante 40 trattamenti di scambio plasmatico ( plasma exchange ), il processo non è stato completamente inattivato.

Alla paziente è stato somministrato Rituximab in cicli di 2-3 dosi ( 375mg/m2 per ciascuna dose ) ad intervalli settimanali, e si è ottenuta stabilizzazione della malattia per circa 6 mesi. ( Xagena2005 )

Yassa SK et al, Clin Transplant 2005; 19: 423-426


Emo2005 Farma2005


Indietro

Altri articoli

Soliris, il cui principio attivo è Eculizumab, trova indicazione nel trattamento di pazienti affetti da emoglobinuria parossistica notturna ( EPN...


La sindrome emolitica-uremica ( SEU ) è caratterizzata dalla formazione di microtrombi piastrinici, che hanno una particolare propensione a depositarsi...